Rasiglia chiamata la piccola Venezia dell’Umbria o Borgo dei Ruscelli è una piccola incantevole realtà nel cuore dell’Italia. Il paesino di Rasiglia, abitato da circa 40 persone, è un susseguirsi di casette di pietra, mulini e specchi d’acqua formati da ruscelli e cascatelle. I ruscelli che attraversano questo meraviglioso borgo nascono dalle sorgenti di Capovena, Alzabove e Venarella. In questo articolo ti spieghiamo come poterla visitare.
Il borgo si trova in Umbria a mezz’ora da Assisi e a circa 20 km da Foligno.
Arrivati a Rasiglia, subito dopo aver lasciato la strada principale, si incontra un bivio, svoltando a sinistra si entra nel borgo. Vi consigliamo di proseguire per 50 metri e parcheggiare sulla stradina (Via del bosco) che trovate a sinistra. Qui c’è spazio per una decina di macchine. Questa è la strada che porta ai ruderi del Castello di Rasiglia e al cimitero del borgo. Molti turisti parcheggiano sulla strada principale ma lo sconsiglio perché si rischia di prendere una contravvenzione dalla polizia stradale.
Lasciata la macchina dovete tornare indietro e prendere via dei Ponticelli. Proseguendo lungo la strada dopo 150 metri, sulla sinistra, si incontra una piccola area giochi con alcuni tavoli da pic-nic. Qui si trovano alcuni piccoli ponti, anche transitabili, che passano da una parte all’altra del fiume.
Di fronte all’area di pic-nic parte una stradina, leggermente in salita, che porta nel cuore del Borgo di Rasiglia.
Il lavatoio di Rasiglia
Salendo nel piccolo borgo si incontra il lavatoio. Una piccola scala permette di scendere dentro il lavatoio e visitarlo da vicino. La struttura è ben restaurata e al suo interno c’è una stampa d’epoca che mostra come le donne vi si recavano per lavare i panni.
Questo luogo rappresenta per Rasiglia un’importante riferimento storico. Il borgo, nel passato, ha avuto un notevole sviluppo tessile e la vasca veniva utilizzata per la procedura della tintura dei tessuti. Oggi l’acqua all’interno del lavatoio e procede poi lungo i vicoli del paese.
Il mulino Silvestri
Poco più avanti si può visitare il mulino Silvestri. Un vecchio mulino a pietra che veniva azionato dalla forza dell’acqua. Rasiglia era anche importante infatti per i suoi mulini e mugnai. Il borgo poteva contare su 4 mulini; Accorimboni, Angeli, Silvestri e Ottaviani.
L’acqua dei ruscelli investiva le pale che permettevano di azionare la macina in pietra. I mulini erano provvisti di due macine, una per il grano e l’altra per il mais e i cereali. Una volta frantumato, il grano veniva raffinato attraverso il “buratto”, un cilindro rivestito di finissima seta che separava la farina dalla crusca. Ogni macina poteva lavorare in un’ora fino a tre quintali di cereali.
Il telaio meccanico Jacquard
Proseguendo per le vie del paesino si può visitare un piccolo edificio che contiene al suo interno un grande telaio meccanico di fine Ottocento. Questo telaio è un modello Jacquard, estremamente all’avanguardia per l’epoca.
La sua caratteristica principale è la possibilità di eseguire disegni anche piuttosto complessi sui tessuti che intreccia. E’ composto da un semplice telaio al quale viene aggiunta una seconda macchina in grado di muovere i singoli fili dando quindi la possibilità a un singolo tessitore di fare anche disegni piuttosto elaborati senza l’aiuto di altre persone.
La Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo
Visitato il bellissimo telaio, si prosegue sulla strada principale seguendo il ruscello. Sulla destra si incontra la Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. La chiesa fu costruita, nel cuore del centro storico, nel 1745 in sostituzione di quella vicino al castello cittadino. L’interno è composto da una navata unica con la navata voltata a crociera e l’abside voltato a botte.
La Fonte Capovena
Proseguendo si raggiunge un’area aperta, con delle cascatelle, in cui si trova la Fonte Capovena. Questa, tra le varie sorgenti che sorgono nei dintorni della città è la più importante, perché alimenta i piccoli canali cittadini. Questi canali permettevano agli strumenti di funzionare e al lavatoio pubblico di avere acqua corrente in cui lavare i panni.
La fonte è composta da una piccola pozza nella quale l’acqua sgorga lentamente. Da qui viene poi indirizzata, attraverso tutto il paese, in ruscelli e cascatelle fino ad arrivare nel grande vascone la “Peschiera”. Nella zona della fonte c’è una fontana da cui è possibile bere l’acqua proveniente dalla sorgente.
Il Castello di Rasiglia
Dalla fonte si prosegue prendendo una strada sterrata in salita che porta ai resti del Castello di Rasiglia. Del castello rimangono pochi ruderi, parti delle mura, due piccole torri difensive e il mastio, recentemente ristrutturati. Vi consiglio di arrivarci perchè da questa posizione si può ammirare Rasiglia dall’alto.
Il borgo di Rasiglia è piccolo e si può visitare tranquillamente in poche ore. Vi consigliamo di sfruttare l’intera giornata e visitare le Cascate del Menotre che si trovano a pochi chilometri. Qui trovate tutte le indicazione su come arrivarci.
A Rasiglia ogni anno nel periodo di Giugno si tiene “Penelope a Rasiglia“, un’importante evento in cui si rievocano le attività tessili, fonte principale dell’economia locale nel corso dei secoli.
“Rasiglia paese presepe” è un’ altro importante evento che si svolge durante il periodo natalizio e vede protagonisti vari personaggi che, in una sorta di presepe vivente, ripropongono i mestieri tipici locali.
Il borgo è sostenuto da un’associazione di promozione sociale volta al recupero e alla valorizzazione dei beni paesaggistici e storico-antropologici del borgo. Qui trovate il link per maggiori informazioni: https://rasigliaelesuesorgenti.com/