Le Gole del Farfa sono uno dei luoghi più belli del Lazio. Spettacolare è la loro vegetazione selvaggia e le loro acque cristalline che hanno formato anse e canyon. Le gole sono percorse dal fiume Farfa che nasce tra le belle e caratteristiche colline della Sabina, nel Lazio. Il luogo è talmente bello e caratteristico che da poco è stato dichiarato MonumentoNaturale. In questo articolo vi spieghiamo come poterle visitare.
Ponte che attraversa il fiume
Fiume
Lungo il sentiero
Seguici sul nuovo canale Telegram per rimanere aggiornato su nuove idee, feste ed eventi.
I sentieri che portano alle gole sono 2: uno parte da Castelnuovo di Farfa e l’altro parte dal Comune di Mompeo.
Come arrivare alla Gole del Farfa
Partenza da Castelnuovo di Farfa
Una volta giunti a Castelnuovo di Farfa, cercare il Museo dell’olio. Da qui procedere per via Roma Est verso l’uscita del paese. Dopo circa 100m sulla sinistra si incontra via Cornazzano, una strada che va in discesa.
Bisogna percorrere la strada per circa 1,3km, fino ad arrivare a un quadrivio con dei cartelli di legno sbiaditi. Qui si può lasciare e proseguire a piedi seguendo le indicazioni. Consiglio di utilizzare il navigatore di Google indicando il seguente punto.
Segui la nostra pagina su Facebook o Instagram per rimanere aggiornato su nuove idee per la tua prossima gita.
Il sentiero delle Gole del Farfa
Una volta imboccato il sentiero, si incontrano dei cartelli segnaletici che vi indicano la strada verso il Ponte Romano che attraversa il fiume Farfa. Oltrepassato il ponte, che non ha protezioni laterali, (venendo da Castelnuovo di Farfa), ci sono due possibilità.
Svoltando a destra (sentiero semplice) seguendo il sentiero si raggiungono i ruderi del mulino ad acqua noto come Mola Naro Patrizi, dove sono ancora leggibili due interessanti pannelli didattici.
Proseguendo il sentiero che risale il Farfa, si incontrano resti delle strutture di conduzione delle acque che servivano la mola ed i resti di un altro ponte. Attraversato un breve tratto di bosco, si giunge alla confluenza con il torrente Montenero dove si può sostare su una piccola spiaggetta di ciottoli.
Svoltando a sinistra dopo il ponte, potrete invece imboccare il sentiero CAI 352 (sentiero impegnativo) che porta nel cuore delle Gole del Farfa. Il percorso si addentra in un bosco costeggiando il fiume Farfa. A circa un chilometro e mezzo dal ponte, il sentiero sparisce e si continua sulle rocce (canion). Il percorso qui diventa di grado EE (escursionisti esperti), su alcuni passaggi serve l’ausilio di mani e piedi e alla fine si giunge a una via ferrata!
Il percorso fino al Ponte Romano è agevole e non presenta particolari difficoltà, solo in alcuni punti – soprattutto se nei giorni precedenti è piovuto – risulta fangoso e quindi un po’ scivoloso. Consigliamo di usare delle scarpe da trekking che vi consentiranno appoggi sicuri e stabili soprattutto nella parte di sentiero che costeggia il torrente e che si presenta per lo più roccioso.
Se si vuole scendere nell’acqua (molto fredda), meglio farlo con le scarpette da scoglio. Se attrezzati si può decidere di percorrere il torrente in acqua per vivere un’ulteriore emozione.
Foto di Andrea Manzionna
Foto di Andrea Manzionna
Foto di Andrea Manzionna
Partenza da Comune di Mompeo
Una volta giunti a Mompeo bisogna prendere la strada verso la località Madonna del Mattone. Qui c’è un vecchio distributore di benzina, dove consiglio di parcheggiare.. Dopo aver parcheggiato la macchina sullo spiazzo, si percorre per circa 60 mt la strada asfaltata nella direzione della discesa. Consiglio di utilizzare il navigatore di Google indicando il seguente punto.
Sulla destra si incontrano due cartelli in legno (con le indicazioni del sentiero) che portano ad una strada sterrata che conduce fino alle Gole del Farfa. Una volta arrivati al Ponte Romano se si procede a sinistra si va verso la confluenza con il torrente Montenero. Svoltando a destra ci si addentra nella parte più selvaggia fino ad arrivare al canion.
Foto di Andrea Manzionna
Foto di Andrea Manzionna
Foto di Andrea Manzionna
Foto di Denise Petronelli
Foto di Denise Petronelli
Foto di Denise Petronelli
Credits
Le foto sono state inviate da Denise Petronelli e Andrea Manzionna alias @andreamanzionna