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Home » Articoli » Gole di San Venanzio

Gole di San Venanzio

Abruzzo

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Le Gole di San Venanzio, nell’Appennino Abruzzese, offrono paesaggi spettacolari e itinerari immersi nella natura incontaminata.

In questo articolo

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  • Dove si trovano
  • Come arrivare a Raiano e alle Gole di San Venanzio
  • Dove parcheggiare
  • Le Gole di San Venanzio, tutto quello che c’è da sapere
  • Sentieri delle Gole di San Venanzio
    • Sentiero dell’antico acquedotto
    • Sentiero sacro di San Venanzio
    • Sentiero Rava Tagliata
      • Rava tagliata
    • Sentiero Madonna de Contra
  • Approfondimenti
    • Eremo di San Venazio
    • Madonna di Contra
    • Sorgente ‘La solfa’
    • L’acquedotto delle Uccole
  • Consigli

Dove si trovano

La Riserva Naturale Gole di San Venanzio si trova nel cuore verde dell’Abruzzo. I sentieri iniziano dal paese di Raiano in provincia dell’Aquila.

Visualizza la posizione

Gole di San Venanzio
Gole di San Venanzio
Il canyon gole di San Venanzio
Il canyon
Fiume Aterno
Fiume Aterno

Come arrivare a Raiano e alle Gole di San Venanzio

Percorrendo l’autostrada A25 (Roma-Pescara) bisogna uscire a Pratola Peligna – Sulmona. Usciti dall’autostrada seguire le indicazioni per Raiano, rimanendo sulla strada principale per 5 km, fino ad arrivare al paese.

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Dove parcheggiare

Nel paese di Raiano è facile trovare parcheggio. Il paese è piccolo e l’inizio dei diversi sentieri è facilmente raggiungibile a piedi da ogni punto del paese. Ecco alcuni consigli.

Sentiero 1 e 2, potete parcheggiare gratuitamente in via Mazzini.

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Sentiero 3, potete parcheggiare lungo via Vittorito.

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Sentiero 4, potete parcheggiare in Corso Italia.

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Il sentiero per le gole di San Venanzio
Il sentiero
Area pic-nic nelle gole di San Venanzio
Area pic-nic
Il fiume Aterno
Lungo fiume Aterno

Le Gole di San Venanzio, tutto quello che c’è da sapere

Le Gole di San Venanzio, situate nel cuore dell’Appennino Abruzzese, rappresentano una delle meraviglie naturali più affascinanti della regione.

Questo canyon, scavato dal fiume Aterno, offre paesaggi mozzafiato, con pareti rocciose che si alzano maestose e una vegetazione lussureggiante che circonda il corso d’acqua. Nelle Gole di San Venanzio trova riparo l’Eremo di San Venanzio, una bellissima costruzione situata sopra il fiume Aterno tra le alte pareti.

Le Gole di San Venanzio non sono solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere, immersi nella natura incontaminata e nella tranquillità che solo questi luoghi sanno offrire.

Sentieri delle Gole di San Venanzio

All’interno delle Gole di San Venanzio sono presenti diversi itinerari ben segnati, adatti a escursionisti di ogni livello.

Sentiero dell’antico acquedotto

Il sentiero, indicato con il numero 1, inizia nel piazzale Sant’ Onofrio, in prossimità di un crocifisso ligneo. Il sentiero è lungo 4 km con poco dislivello, presenta alcuni punti difficili ed è consigliato affidarsi ai vari tour operator che organizzano visite guidate soprattutto in estate.

Il sentiero percorre il versante della montagna rimanendo in quota fino ad arrivare all’acquedotto. Per tornare indietro si percorre la stessa strada dell’andata.

Questo è uno splendido sentiero per il trekking, con panorami meravigliosi sulle Gole e sull’Eremo di San Venanzio.

Inizio del sentiero

La scala santa dell'Eremo di San Venanzio
Scala Santa dell'Eremo di San Venanzio
La chiesa dell'Eremo di San Venanzio
La chiesa dell'Eremo di San Venanzio
Il vecchio mulino
Vecchio mulino

Sentiero sacro di San Venanzio

Il sentiero, indicato con il numero 2, cosi come il sentiero 1 inizia nel piazzale Sant’ Onofrio, in prossimità di un crocifisso ligneo. Il sentiero è lungo circa 1,7 km, ha un dislivello di circa 90 metri ed è sicuramente il sentiero più interessante perché porta all’Eremo di San Venanzio e al vecchio Mulino.

Il sentiero ha una prima parte pianeggiante in comune con il numero 1 per poi proseguire in discesa dopo il punto di osservazione. Scendendo per il sentiero si arriva alla strada asfaltata che porta all’Eremo di San Venanzio, da qui si prosegue a sinistra in salita fino ad arrivare all’Eremo di San Venanzio.

Qui è presente una piccola area da pic-nic con una fontanella e bagni. Visitato l’Eremo, il sentiero prosegue scendendo la scalinata che porta sulla riva del fiume e continuando fino a terminare al vecchio mulino.

Del vecchio mulino è rimasto poco, sono ben visibili i tre archi in pietra per il passaggio dell’acqua e l’alimentazione delle pale che azionavano le macine all’interno.

Per tornare indietro si hanno due possibilità. La prima è quella di ripercorrere il sentiero dell’andata, la seconda è quella di proseguire oltre il mulino seguendo il percorso in salita fino ad arrivare alla strada asfaltata in prossimità del ponte da cui ammirare uno stupendo panorama.

Arrivati alla strada si prosegue in salita fino a raggiunge l’incrocio con la strada che porta all’Eremo. Da qui si riprende il sentiero percorso all’andata.

Se si ha tempo e voglia, proseguendo oltre l’imbocco per l’Eremo di San Venanzio, dopo circa 200 metri sulla destra c’è un sentiero che scende verso il fiume. Questo sentiero incrocia i sentieri 3 e 4, proseguendo a destra si arriva alle sorgenti della Solfa dove è presente un’area di pic-nic con una fontanella.

Inizio del sentiero

Sentiero Rava Tagliata

Il sentiero, indicato con il numero 3, inizia da via Vittorito ai margini del paese ed ha una lunghezza di circa 3,5 km. Questo è il sentiero più impegnativo tra quelli della riserva, adatto a persone abituate a percorsi difficili.

Il tracciato all’inizio scende verso il fiume incrociando il sentiero numero 4 (Sentiero Madonna di Contra) con cui condivide una parte del percorso.

Dopo pochi minuti, si arriva alle sorgenti della Solfa dove è presente un’area di pic-nic con una fontanella, per poi proseguire sul ponte dello Spirito Santo. 

Oltrepassato il ponte si raggiunge un bivio in cui i sentieri 3 e 4 si dividono. Il numero 3 prosegue sulla sinistra, come indicato dalla segnaletica, in salita fino a raggiungere la strada statale che collega Raiano a Vittorito.

Attraversata la strada si riprende il sentiero indicato dalla segnaletica. Dopo un tratto abbastanza ripido tra gli ulivi, si arriva ad una carrareccia a quota 500 metri.

Rava tagliata

Si prosegue sulla sinistra rimanendo in quota fino ad arrivare al costone di roccia della Rava Tagliata. Questo è un tratto interamente scavato nella roccia, lungo un centinaio di metri, largo e alto circa 3 metri. In alcuni punti è ancora possibile notare i colpi degli scalpelli.

Si tratta di un’antica strada romana che secondo alcune studi potrebbe essere una parte della via Tiburtina Valeria.

Al di sotto di Rava Tagliata, raggiungibile con un sentiero non segnato, si trovano le Pitture Rupestri. Queste pitture testimoniano la presenza e frequentazione di insediamenti umani nel periodo Neolitico.

Per vedere le Pitture Rupestri è consigliato affidarsi ai vari tour operator che organizzano visite guidate soprattutto in estate.

Per tornare indietro si deve ripercorrere la strada fatta all’andata fino alla strada statale. Da qui si può decidere se ritornare al paese seguendo la strada o ripercorre il sentiero fatto in precedenza.

Inizio del sentiero

Fiume Aterno nelle gole di San Venanzio
Fiume Aterno
Chiesa Madonna di Contra
Chiesa rurale della Madonna di Contra
Il sentiero
Sentiero

Sentiero Madonna de Contra

Il sentiero ad anello, indicato con il numero 4, inizia all’incrocio tra la strada statale e Corso Italia ed ha una lunghezza di circa 6 Km. Questo è il sentiero più pianeggiante e facile della riserva, adatto a tutti. Il tracciato all’inizio scende verso il fiume fino ad arrivare all’incrocio con il tracciato ad anello.

Qui si può decidere se andare a destra o sinistra per completare tutto l’anello. Andando a sinistra il sentiero porta alle sorgenti della Solfa dove è presente un’area di pic-nic con una fontanella, un’oasi di pace e tranquillità. In questo tratto il fiume è molto basso ed è possibile entrare in acqua.

Proseguendo si attraversa il ponte dello Spirito Santo e, seguendo le indicazioni, si arriva alla chiesa rurale Madonna di Contra. Qui è presente una piccola area di pic-nic.

Superata la chiesa si prosegue in piano lungo le sponde del fiume Aterno immersi nella natura completando il percorso ad anello.

Inizio del sentiero

Approfondimenti

Eremo di San Venazio

Eremo di San Venazio è situato tra le pareti rocciose delle Gole, al di sopra del fiume Aterno, interamente circondato da vegetazione.  La chiesa è dedicata a San Venanzio di Camerino, che si convertì al cristianesimo verso la metà del 200 e che si ritirò in questo eremo con il maestro Porfirio.

L’edificio della chiesa è a pianta rettangolare coperta con volta a botte. All’interno, oltre all’altare maggiore, troviamo due altari laterali dedicati a San Pietro Celestino e a San Giovanni Battista. Ai lati dell’altare maggiore due porticine conducono alla loggia e ad un ambiente adibito a sacrestia, dove ancora oggi si conservano tracce di affreschi quattrocenteschi.

Posto davanti all’altare maggiore, protetto da una balaustra, c’è l’accesso alla Scala Santa, la quale, completamente scavata nella roccia, conduce ad una piccola grotta identificabile con la parte più antica della struttura, dove i fedeli vedono nelle forme della roccia l’impronta del corpo di San Venanzio.

Fonte fondoambiente.it/luoghi/santuario-di-san-venanzio

Fiume Aterno
Fiume Aterno
Area pic-nic
Area pic-nic
Gole di San Venanzio
Le gole

Madonna di Contra

La Chiesa rurale della Madonna di Contra si trova nelle suggestive gole di San Venanzio, vicino a Raiano, in Abruzzo. Immersa in un paesaggio naturale mozzafiato, la chiesa è incastonata tra ripide pareti rocciose e la vegetazione rigogliosa. Risalente al Medioevo, fu costruita come luogo di culto per i pastori e i viandanti che attraversavano la zona.

La sua semplicità architettonica, caratterizzata da pietra locale, riflette la spiritualità essenziale di queste terre. Oggi è meta di pellegrinaggi, offrendo un momento di riflessione e contatto con la natura incontaminata delle gole circostanti.

Sorgente ‘La solfa’

Le acquee sulfuree di Riano sgorgano da una sorgente denominata La Solfa. Hanno proprietà disintossicanti, purificanti e diuretiche grazie alla componente bicarbonato-solfato-calcica alla presenza dello ione solfato.

I diversi resti archeologici presenti vicino alla sorgente, misti al valore rituale e simbolico delle acque di sorgente per le antiche civiltà, hanno dato origine a supposizioni di una destinazione sacra della fonte.

Fonte www.riservagolesanvenanzio.it

L’acquedotto delle Uccole

L’acquedotto delle Uccole (o delle Vuccole) è un’opera di ingegneria idraulica interamente scavata nella roccia delle Gole di San Venanzio. Il nome viene dai particolari pozzetti (o “finestre” detti “uccole” ) che erano utili al congiungimento dei vari spezzoni di tunnel ed anche a raccogliere le acque meteoriche.

In tutto il tracciato dell’acquedotto è lungo 5.540 metri con 134 pozzetti molto ravvicinati tra loro. Il cunicolo è largo circa 80 cm e alto tra un 1,5 e 1,8 m.

Consigli

Consigliamo di portare le scarpette da scoglio per poter entrare nel fiume in prossimità delle aree da pic-nic.

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