Il castello di Rocca Calascio è tra le fortificazioni più alte d’Italia, situato a 1460 metri d’altezza, nei pressi di Santo Stefano di Sessanio e Campo Imperatore nella regione Abruzzo. Il castello di Rocca Calascio, in provincia dell’Aquila, è stato classificato dal National Geographic fra i 15 castelli più belli al mondo. In questo articolo vi spieghiamo come poterlo visitare.
Rocca Calascio d'inverno foto di Fabio Leonardo Florio
Santa Maria della Pietà al tramonto foto di Fabio Leonardo Florio
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Il castello di Rocca Calascio è posizionato su uno sperone roccioso che domina la Valle del Tirino e l’altopiano di Navelli. La sua posizione, ottimale per controllare il territorio, permetteva di comunicare con gli altri castelli, fino alla costa adriatica.
Dall’autostrada A24 (Roma-Teramo) uscire a L’Aquila Est e seguire le indicazioni per Sulmona. Superato Poggio Picenze, prendere a sinistra per Barisciano. Superato il paese proseguire per S. Stefano di Sessanio e poi Calascio.
Nei periodi estivi non è possibile arrivare al borgo con la propria auto. Per arrivare al castello di Rocca Calascio si deve lasciare la macchina al parcheggio che si incontra prima di arrivare a Calascio e da cui partono le navette.
Dal parcheggio si può scegliere se prendere la navetta, a pagamento, che arriva fino alla chiesa di Santa Maria della Pietà o percorrere un sentiero di trekking sterrato di circa 3 km che parte dalla parte alta del borgo. Dalla chiesa di Santa Maria della Pietà, per salire al castello, si deve seguire un breve sentiero, non impegnativo, di pochi minuti praticabile da tutti.
E’ possibile accedere al castello e ai ruderi dell’antico borgo gratuitamente tutti i giorni, mentre la Torre è visitabile la domenica. Per maggiori informazioni vi consigliamo di visitare il sito: www.roccacalascio.info
Rocca Calascio vista dall'alto foto di Fabio Leonardo Florio
Rocca Calascio al tramonto foto di Fabio Leonardo Florio
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Il castello di Rocca Calascio
La rocca nasce esclusivamente per l’uso militare. Una sua caratteristica importante è la capacità di fondersi con l’impervio territorio circostante. La sua posizione è perfetta dal punto di vista difensivo. La rocca costruita, in pietra bianchissima a conci squadrati, ha una pianta quadrata.
Ai quattro angoli sono posizionate le imponenti torri cilindriche, al centro è presente un mastio quadrato, che costituisce il corpo interno militare di difesa del castello.
Sul lato est della rocca c’è un ingresso, posto a circa 5 metri di altezza, che permetteva l’accesso al castello. L’ingresso era raggiungibile grazie ad una scala di legno retrattile che veniva poggiata su due mensole in pietra. Le mensole sono ancora visibili al di sotto della soglia di ingresso.
LA CHIESA DELLA MADONNA DELLA PIETÀ
In prossimità di Rocca Calascio, sul sentiero che porta a Santo Stefano di Sessanio, si trova la chiesa di Santa Maria della Pietà. Una piccola costruzione eretta, tra il XVI ed il XVII secolo, sul luogo dove secondo la leggenda, gli abitanti del luogo hanno sconfitto una banda di briganti, come ringraziamento per la grazia ricevuta.
Altre fonti affermano che sia stata eretta nel 1451 su disegni del Bramante.
La chiesa, fondata su una vecchia struttura rinascimentale, ha una struttura esterna a pianta ottagonale. All’interno sono presenti un ambiente adibito a sacrestia adiacente a una delle facciate, ed una cupola ad otto spicchi. All’interno sono presenti un dipinto raffigurante la Vergine miracolosa ed una scultura di San Michele.
chiesa di Santa Maria della Pietà foto di Fabio Leonardo Florio
Chiesa di Santa Maria della Pietà foto di Fabio Leonardo Florio
La storia del castello di Rocca Calascio
Il castello risale al XII secolo e attorno ad esso si sviluppò durante il Medioevo il borgo di Rocca Calascio. Esso fece parte – con Calascio, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio e Santo Stefano di Sessanio – della celebre baronia di Carapelle, di cui seguì le vicende storiche fino al 1806, anno dell’abolizione della feudalità.
Nel 1579 la famiglia Medici acquistò per 106.000 ducati la rocca ed il vicino borgo di Santo Stefano di Sessanio al fine di estendere i propri possedimenti per sfruttare il commercio della lana.
Nel 1703 si verificò un violento terremoto che danneggiò il castello e distrusse quasi interamente il borgo sottostante; fu ricostruita solo la parte bassa del borgo medievale mentre il resto della popolazione, trovò rifugio più a valle, nell’attuale abitato di Calascio. Nei decenni seguenti la rocca fu progressivamente abbandonata, fino a risultare completamente disabitata nel 1957.
A partire dagli anni ’80 del XX secolo, sull’onda del successo di alcune ambientazioni cinematografiche, il castello è stato sottoposto a lavori di restauro e consolidamento e alcune abitazioni del borgo medievale sono state recuperate e convertite a strutture ricettive. Rocca Calascio e il suo castello sono così diventati una delle principali mete turistiche dell’Abruzzo aquilano.
Il sentiero è tutto in salita e ci sono diverse scalinate da affrontare. Vi sconsigliamo di percorrerlo con i passeggini. Il sentiero che porta a Rocca Calascio è sterrato e in alcuni tratti sdrucciolevole. Vi consigliamo di indossare scarpe comode, di portare una borraccia d’acqua ed un cappello.
Attenzione lungo il percorso non ci sono zone d’ombra dove riposarsi. D’inverno, vista l’altitudine, a Rocca Calascio fa molto freddo e occorre quindi un abbigliamento idoneo. Il periodo ottimale per visitare la rocca è a primavera o autunno.
Rocca Calascio fotografata dal drone foto di Fabio Leonardo Florio
Rocca Calascio al crepuscolo foto di Fabio Leonardo Florio
Panoramica su Rocca Calascio e la chiesa di Santa Maria della Pietà foto di Fabio Leonardo Florio
Rocca Calascio al crepuscolo foto di Fabio Leonardo Florio
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Rocca Calascio al crepuscolo foto di Fabio Leonardo Florio
chiesa di Santa Maria della Pietà d'inverno foto di Fabio Leonardo Florio
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Credits Le foto sono state inviate da Fabio Leonardo Florio alias @fabio_florio
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