La Valle dell’Orfento è un posto incantato, quasi fiabesco, avvolto dalla natura incontaminata. La valle è situata in Abruzzo nel Comune di Caramanico Terme (Pescara), sul versante nord-occidentale della Majella. Agli inizi degli anni ’70 è diventata Riserva Naturale dello Stato.
La valle è ricoperta da una fitta vegetazione di salici, felci e muschi. Il periodo migliore per visitarla è in primavera quando la valle è ricoperta da una foresta verde lussureggiante e i fiori hanno colori intensi. Se decidete di visitarla in autunno vi ritroverete immersi nella tonalità del foliage con le sue mille sfumature.
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Come raggiungere il sentiero per l’Eremo di San Giovanni
Il Centro è un punto di partenza ideale per escursioni (scopri gli altri itinerari, clicca qui) nella Valle dell’Orfento e si trova a Caramanico Terme in Via del Vivaio. Nella stessa area si trova anche la Sede Scientifica del Parco Nazionale della Majella.
Caramanico Terme si trova in provincia di Pescara. Il paese è raggiungibile dall’Autostrada A25, uscita Alanno-Scafa. Da qui bisogna proseguire verso Scafa sulla SS 5 per circa 3 km poi svoltare a sinistra sulla SS 487 in direzione Caramanico Terme.
L’ingresso ai sentieri della Valle dell’Orfento è vincolato ad una registrazione gratuita che viene rilasciata dagli operatori del Centro Visita per tutelare e monitorare l’area protetta.
Inizio del sentiero per l’Eremo di San Giovanni
Il sentiero per l’Eremo di San Giovanni parte da Decontra, frazione di Caramanico Terme. La frazione si raggiunge in macchina seguendo le indicazioni stradali che, dalla S.S. 487.
Lasciata l’auto ad un crocevia tra due carrarecce, imbocca il sentiero del Parco, indicato come P. Dopo circa centro metri si incontra un crocevia, qui bisogna prendere il sentiero sulla destra, indicato come B1. Questo sentiero conduce fino alla zona di Pianagrande che si trova nei pressi dell’eremo.
Il sentiero per l’Eremo di San Giovanni è molto caratteristico perché passa tra praterie secondarie, un tempo frequentate da contadini e pastori che conducevano le proprie greggi al pascolo. Per arrivare all’Eremo ci si impiega circa 3 e mezza con un dislivello di 800m circa. Lungo il percorso è possibile ammirare muretti e capanne in pietra a secco.
Dopo aver superato due fontanili, il sentiero B1 sale sulla carrareccia ed entra nel bosco di faggio, giungendo ad una sbarra. A questo punto si hanno 2 percorsi per continuare:
Prendere subito a destra il Sentiero dello Spirito, indicato con S. Questo sentiero porta all’Eremo in 40 minuti circa ed è il più avventuroso. Un tratto di sentiero è molto esposto su di un precipizio. Sconsigliamo di percorrerlo a coloro che non sono abituati al vuoto, soffrono di vertigini o a ragazzini troppo piccoli.
Il secondo percorso consiste nel proseguire, superare la sbarra, per un brevissimo tratto sul B1 e successivamente deviare a destra sempre sul sentiero segnato come S. Questa seconda possibilità consente di raggiungere l’eremo in 20 di minuti, ed è un tratto più tranquillo.
Una volta giunto in prossimità dell’eremo ciò che vedrai per prima è la Grotta di San Giovanni. Ti consigliamo di osservare l’eremo dall’esterno, proseguendo sul sentiero che, dopo aver attraversato lo sgrottamento, sale di qualche metro su dei massi rocciosi di fronte al Eremo molto visibile in questa posizione.
I locali interni dell’Eremo di San Giovanni sono stati tutti ricavati dalla roccia. Da notare il lungo lavoro con lo scalpello che ha consentito di scavare dalla pietra vani, altare e scale. Notevole è anche il sistema di canali e di vasche per la raccolta dell’acqua piovana.
L’Eremo di San Giovanni fu frequentato da Pietro da Morrone (divenuto poi Papa Celestino V) tra il 1284 e il 1293. Il romitorio è stato scavato sfruttando cavità preesistenti dalle quali, poi, sono stati realizzati in pietra gli ambienti di un monastero. Gli scavi archeologici del 1995, infatti, hanno rilevato reperti databili all’età del bronzo.
L’accesso all’eremo avviene tramite una scala di venti gradini, lunga circa otto metri, seguita da un camminamento scavato nella roccia. La larghezza della scala è estremamente ridotta e si restringe ulteriormente in prossimità delle celle. Si è costretti a proseguire a carponi per entrare. Si ipotizza che l’ingresso avvenisse tramite una passerella in legno addossata alla parete in roccia.
La prima stanza che si incontra è un ambiente rettangolare di 2×3,8 metri a volta piatta. Nella parete sinistra della stanza sono ricavate due nicchie, con una terza nella parete di fondo. Segue una stanza chiusa da una volta a botte, che ospita un semplice altare, ed altri vani con delle nicchie ricavate nelle pareti, presumibilmente utilizzate come ripostigli.
Per tornare indietro si percorrere lo stesso tragitto dell’andata.
Il Centro Visita è aperto tutti i giorni con i seguenti orari: Dal 15 giugno al 15 settembre dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 Dal 20 luglio al 20 agosto dalle 8.00 alle 19.00 con orario continuato Chiuso il 25 dicembre
Vi consigliamo di telefonare allo 085922343 o visitare il sito www.valledellorfento.info per avere maggiori informazioni sulle aperture e sulle limitazioni per il COVID19. La visita all’interno della Valla dell’Orfento non è regolamentata da orari.
All’interno della Valle dell’Orfento NON è consentito l’ingresso con i cani neanche se tenuti al guinzaglio in quanto la totalità del territorio ricade nella Zona A del Parco in riferimento alla Legge n°394/1991.
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