Le gole del Melfa è un luogo assolutamente magico. Uno spettacolo di rocce, boschi, macchia mediterranea e acqua color smeraldo. Le gole sono attraversate dal fiume Melfa che raggiunge la Valle del Liri. Il fiume Melfa, a partire da Casalvieri, scorre, per diversi chilometri, tra alte pareti di roccia.
Lungo il suo corso, il fiume, dà vita ad ambienti tipici dei corsi d’acqua dolce e dei torrenti di montagna. Al suo fianco, in alto sulla sponda destra è affiancato da una tortuosissima strada, detta Tracciolino, lunga 12 chilometri che collega i comuni di Casalvieri e Roccasecca.
Il Tracciolino, affascinante e selvaggio come le Gole che attraversa, offre continuamente scorci affascinanti sul fiume, profondamente incassato tra le pareti delle montagne, con passaggi tra rocce assolutamente spettacolari. Dirupi, forre e canaloni calcarei ritmano il paesaggio delle Gole.
Intensamente boscoso sulla sponda sinistra e a tratti roccioso, boscoso e brullo, sulla sponda destra. Sui fianchi più ripidi, nidificano diverse specie di uccelli rapaci. Da fine aprile a tutto settembre il fiume è in secca o quasi, poiché il suo flusso è frenato da due dighe a monte. Da ottobre a tutto marzo invece il flusso è irruento e molti appassionati vi praticano la canoa.
Si può scegliere se iniziare il Tracciolino da Casalvieri o Roccasecca. Vi consigliamo di iniziare da Roccasecca in modo da fare la strada di andata leggermente in salita, così da ritornare in discesa.
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Come arrivare a Roccasecca e alle Gole del Melfa
La città di Roccasecca è raggiungibile mediante l’Autostrada A1. L’uscita che porta alla citta è Pontecorvo/Castrocielo e poi si prosegue in direzione Castrocielo. Giunti alla rotatoria sulla Via Casilina prendere la terza uscita in direzione Roccasecca Stazione, dopo 3,5 km giunti al semaforo voltare a destra e proseguire sempre dritto fino a giungere a Roccasecca centro.
Una volta giunti a Roccasecca per accedere al Tracciolino, che fiancheggia le Gole del Melfa, si può parcheggiare al cimitero di Roccasecca. Qui c’è un comodo parcheggio che ha sempre posti disponibili.
E’ anche possibile raggiungere Roccasecca in autobus o treno. Potete trovare tutte le informazioni qui: moovitapp.com
Il percorso per visitare le Gole del Melfa
Appena superato il cimitero di Roccasecca, procedendo sempre dritti si entra nelle gole. Percorsi un paio di chilometri sulla sinistra si può scorgere, incastonato nella parete, l’Eremo dello Spirito Santo.
Poco dopo il bivio per Santopadre, sulla destra è presente la Fontana della Strada, la cui acqua è potabile. Pochi metri prima si attraversa il Ponte della Valle che porta il Tracciolino sulla sponda sinistra. Qui la XV Comunità Montana sta già ristrutturando un secondo casotto da trasformare in Rifugio.
Vista la lunghezza del percorso (12 chilometri) è consigliabile percorrere la strada in bicicletta. La strada in alcuni tratti è un po’ dissestata ed è ottimale utilizzare le mountain bike. Partendo da Roccasecca il percorso è in leggera salita, ma pedalabile, la salita si sente di più nel tratto di Ponte Rio.
Il ritorno è più semplice essendo in leggera discesa. Tornando invece, l’ultimo tratto che sale al cimitero di Roccasecca, 600 metri, è un po’ in salita (media pendenza).
Il percorso è ricco di punti panoramici dove poter ammirare la bellezza delle Gole del Melfa e vi consigliamo di percorrere tutto il percorso fino a Casalvieri. Lungo la strada non ci sono punti di ristoro, per incontrarne bisogna arrivare a Casalvieri.
La strada è ufficialmente chiusa al traffico dal maggio 1984, quando il terremoto fece cadere dei massi dai costoni a monte della strada: per questioni di sicurezza furono chiusi i 10 chilometri tra la frazione di Vitiello (Casalvieri) e il cimitero di Roccasecca. La strada è comunque accessibile e viene usata dai locali. Il Tracciolino non è molto largo e vi consigliamo di fare attenzione alle auto.
Acqua trekking alle Gole del Melfa
Nei mesi estivi è possibile risalire il fiume passandovi in alcuni tratti accanto ed in alcuni all’interno, godendo un bellissimo itinerario di acqua trekking. La partenza ottimale è il Ponte di Santo Spirito. Da qui si può risalire il fiume all’interno delle gole. Attenzione è un percorso impegnativo e per questo deve essere affrontato con la giusta attrezzatura e preparazione.
In inverno il fiume regala un magnifico itinerario di canoa fluviale, con alcuni passaggi impegnativi e pericolosi. In questo periodo è possibile vedere molti gruppi di canoisti che scendono il fiume.
Il sentiero per visitare l’Eremo dello Spirito Santo
Percorse le Gole del Melfa vi consigliamo di visitare l’Eremo dello Spirito Santo, un rifugio ricavato all’interno di una grotta naturale e varie volte rimaneggiato. L’imbocco del sentiero si trova a circa un chilometro dal cimitero di Roccasecca.
Il sentiero inizia subito dopo il ponte che attraversano il fiume Melfa. In questo punto il fiume fa un salto di alcuni metri formando la cascata detta appunto dello Spirito Santo o del Muraglione.
Attraversato il Ponte dello Spirito Santo, arrivando da Roccasecca, sulla destra si trova una mulattiera che risale sul costone di montagna che domina il fiume. L’Eremo dello Spirito Santo è raggiungibile solo a piedi con una passeggiata di 20/30 minuti su un sentiero abbastanza agevole.
Sull’origine della chiesetta, sviluppata su più livelli, non si hanno notizie certe, ma probabilmente è antecedente all’anno mille. Tuttavia la sola testimonianza tangibile è data da un’acquasantiera sulla quale è incisa la scritta “MC SST”: le prime due lettere indicano la data (1100), le restanti potrebbero significare “Santissima Trinità”.
Adiacenti alla chiesa ci sono due piccoli terrazzamenti ricavati tramite i muri a secco tipici della zona (macere); su questi spazi, anticamente adibiti ad orto, sono presenti i resti di manufatti che probabilmente erano un forno per la cottura del pane ed un piccolo recinto usato per il ricovero degli animali domestici. Nella parte più elevata troviamo la grotta dove hanno vissuto gli eremiti che negli anni l’hanno modificata adattandola alle proprie esigenze.
Nella grotta è visibile il letto in pietra ed un sistema di canalizzazione realizzato per recuperare e convogliare, in una cisterna scavata nella roccia, l’acqua piovana ricadente dalla volta della grotta.