Il Borgo Medievale di San Severino di Centola è un posto incantato, in cui si ha la sensazione che il tempo si sia fermato all’inizio del ‘900. Il borgo è arroccato su uno sperone. La sua posizione strategica, il castello, le abitazioni, le chiese che lo compongono ne fanno uno dei posti più affascinanti del Cilento. In questo articolo vi spiegheremo come poterlo visitare.
Dove si trova Borgo Medievale
Il borgo di Borgo Medievale di San Severino si trova in provincia di Salerno, nel Parco Nazionale del Cilento a 11 Km circa da Palinuro.
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Come arrivare al Borgo Medievale di San Severino
Il Borgo di San Severino si trova nella parte interna del Cilento. Ci sono diverse strade per raggiungerlo. Vi consiglieremo le più comode.
Percorso tra le case
Castello
Gola del Diavolo
Partenza dalla costa del Cilento tra Ascea e Marina di Camerota
Se si parte dalla costa la strada più semplice e comoda è quella che da Palinuro porta verso la parte interna del Cilento, seguendo la Gola del Diavolo. La strada inizia alla rotatoria che si trova sulla strada tra Palinuro e Marina di Camerota, appena usciti da Palinuro. L’uscita della rotatoria è quella per Salerno ed è indicato anche il Borgo Medievale. Bisogna percorrere la strada per circa 11 Km, sono presenti diverse gallerie.
Superata una di queste gallerie sulla sinistra si incontra una strada con l’indicazione per il borgo di San Saverino e si deve passare sopra un ponte. Da qui si prosegue sempre dritti fino ad incontrare il cartello con l’entrata del Borgo Medievale. All’ingresso del borgo c’è un piccolo parcheggio che contiene 4/5 macchine.
Partenza dalla parte interna del Cilento
Dalla strada statale tra Agropoli e Policastro Bussentino, uscire a Cossolino e seguire le indicazioni per Palinuro. All’inizio la strada costeggia i ponti della ferrovia, dopo circa 3 km sulla destra, prima di una galleria si incontra una strada con l’indicazione per il borgo di San Saverino e si deve passare sopra un ponte. Da qui si prosegue sempre dritti fino ad incontrare il cartello con l’entrata del Borgo Medievale. All’ingresso del borgo c’è un piccolo parcheggio che contiene 4/5 macchine.
Vie del borgo
Cartelli ricreati dall'associazione
Vie del Borgo Medievale
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Il Borgo Medievale di San Severino
L’entrata del vecchio Borgo Medievale è indicata da una grande insegna che si trova sulla strada. Sotto l’insegna c’è salvadanaio scolpito su una roccia dove è presente una fessura per raccogliere le offerte dei turisti. Questa iniziativa è nata dell’associazione del borgo che si è preoccupata di rivalutare il posto.
L’accesso al borgo di San Severino è gratis ma speriamo che lascerete un’offerta nel salvadanaio.
Per arrivare al Borgo si devono salire diversi scalini. Alla fine della scalinata si arriva ad uno spiazzo circondato da case in rovina e resti del castello, dove è possibile guardare il bellissimo panorama circostante e la Gola del Diavolo.
La chiesa restaurata
Borgo medievale
Particolare del Castello
Il borgo è ben curato e molto pulito si sviluppa in salita sulla cresta del costone di roccia. I cartelli che indicano i nomi originali delle vie e delle principali attrazioni sono stati ricreati dall’associazione del borgo.
Percorrendo le vecchie vie del borgo si incontra la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, oramai ridotta a rudere. Proseguendo si incontra una nuova chiesa che è stata restaurata e viene utilizzata per concerti e spettacoli. Vicino la chiesetta c’è un’ampia piazza.
Più avanti, il borgo di San Saverino finisce dove, sotto la montagna, è posizionata una croce di bronzo, opera di un artista del posto.
Il vecchio abitato di San Severino è un borgo medievale abbandonato sovrastante la valle del fiume Mingardo, che qui scava una stretta forra chiamata Gola del Diavolo. Risale al X-XI secolo e serba tracce delle varie epoche storiche fino al Novecento, conservando le rovine di un castello e di una chiesa.
Secondo l’umanista Pietro Summonte, il villaggio prese il nome dalla famiglia Sanseverino, la più potente e ricca nel Principato di Salerno, con i Normanni prima e nel Regno di Napoli poi con gli Angioini e Aragonesi. Di parere opposto è Giuseppe Antonini, il quale, all’inverso, sostiene che sarebbe stata la famiglia patrizia a prendere il nome dal borgo; la stessa tesi sostengono il Bozza e Domenicantonio Stanziola, prete e storico di Centola del XIX secolo, secondo il quale la potente famiglia dei Sanseverino “si nomò così dal castello e Borgo di Sanseverino”.
Particolare del Castello
Stradina del borgo
Panorama dal borgo
Le fonti storiche esistenti indicano nel VII secolo la probabile origine dell’insediamento urbano nella gola della “Tragara” che sovrasta il fiume Mingardo ad opera di mercenari bulgari emigrati con il loro principe Aztek nel principato longobardo di Salerno, come riferito da Paolo Diacono nella sua Historia Langobardorum.
Questi soldati furono adibiti al controllo della gola del Mingardo e della principale arteria di collegamento per il golfo di Policastro che appunto si dipanava per questa gola, garantendo il collegamento con il porto di Palinuro. A quest’epoca risale il primo insediamento con la costruzione di una torre di avvistamento, i cui resti sono visibili dall’alto, e le prime abitazioni per gli armigeri.
Alla fine del secolo XIX, con i primi lavori della ferrovia tirrenica e la realizzazione della Stazione di Centola-Palinuro-Marina di Camerota ai piedi del borgo, gli abitanti iniziarono a spostarsi nella parte bassa della valle, abbandonando le vecchie case arroccate e di difficile accesso, creando così l’attuale borgo di San Severino.